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Spinaci & Solidarietà

Dalla terra alla tavola, un raccolto che unisce

Un campo verde, mani diverse che lavorano insieme, e un raccolto che diventa dono. È questa la forza semplice ma rivoluzionaria di “Spinaci & Solidarietà”, l’iniziativa nata dall’incontro tra i ragazzi della comunità educativa Mulino di Suardi e le persone con disabilità della cooperativa Come Noi, due realtà che da anni mettono al centro il valore dell’inclusione attraverso l’agricoltura sociale.

Durante una giornata di sole, i giovani e gli adulti coinvolti nel progetto si sono ritrovati fianco a fianco per raccogliere 30 kg di spinaci biologici coltivati con cura e passione. Non solo un momento di lavoro, ma soprattutto un’occasione di condivisione, relazione e crescita reciproca. Al termine della raccolta, tutti si sono seduti attorno a un tavolo per un pranzo comunitario, celebrando con semplicità e calore il senso autentico dello stare insieme.

Il raccolto non è rimasto nei confini della comunità: tutti i 30 kg di spinaci sono stati donati a diverse realtà del territorio, tra cui la Mensa dei poveri di Canepanova a Pavia, le Suore Pianzoline di Mortara e le Caritas parrocchiali di Gambolò e Vigevano. Un gesto concreto che, oltre a contrastare lo spreco alimentare, porta avanti un messaggio potente: la solidarietà si coltiva, giorno dopo giorno, con le mani nella terra e il cuore rivolto agli altri.

Questa iniziativa rientra nel percorso più ampio del Progetto Sole e delle attività sostenute da Fondazione Cariplo, che promuove l’inclusione sociale attraverso esperienze educative e professionali legate alla terra. I ragazzi del Mulino di Suardi – molti dei quali adolescenti in situazioni di fragilità – partecipano attivamente a laboratori formativi: dalla manutenzione delle biciclette alla trasformazione dei prodotti orticoli, fino alla gestione di un grande orto di oltre 55 pertiche e due serre, guidati da educatori e maestri d’arte come Moussa e Mohamed, due giovani agricoltori originari del Mali.

Iniziative come questa dimostrano come l’agricoltura possa diventare strumento educativo, terapeutico e comunitario, capace di restituire dignità, creare legami e generare valore per tutti. Perché ogni raccolto, se condiviso, può davvero nutrire non solo i corpi, ma anche le relazioni, le storie e il futuro di una comunità intera.

Il sapore della Solidarietà

Grazie al Progetto Sole, sostenuto da Fondazione Cariplo, le cooperative sociali “Come Noi” e “Famiglia Ottolini” collaborano per creare opportunità di inclusione sociale e lavorativa attraverso l’agricoltura e la trasformazione dei prodotti tipici del territorio. Le due cooperative, pur con diverse missioni, condividono l’obiettivo di offrire un futuro migliore a persone con disabilità e giovani in situazioni di vulnerabilità.

La cooperativa “Come Noi” si dedica principalmente a percorsi di inclusione sociale per persone con disabilità, offrendo loro opportunità di crescita personale e professionale attraverso il lavoro agricolo. La cooperativa “Famiglia Ottolini”, invece, è specializzata nell’accoglienza e supporto di minori, italiani e stranieri, in condizioni di difficoltà. Una comunità educative dove i giovani possono trovare un ambiente sicuro e supporto per sviluppare le proprie potenzialità, con programmi di formazione e percorsi di reintegrazione sociale. Entrambe le cooperative coltivano orti sociali dove i partecipanti vengono accompagnati in un percorso educativo che parte dalla terra fino al prodotto finale.

Gli orti diventano così spazi di apprendimento e crescita,

Un luogo dove le persone con disabilità e i giovani delle comunità educative scoprono le basi dell’agricoltura, imparano a conoscere le caratteristiche, le peculiarità e le potenzialità di ogni pianta. Questo processo non solo valorizza il lavoro manuale, ma permette di riscoprire il legame con la natura e il territorio, favorendo l’integrazione e l’autosufficienza.I prodotti coltivati vengono poi lavorati nel Laboratorio di Trasformazione di Prodotti Orticoli (leggi l’articolo), situato presso la Comunità Mulino di Suardi, ente capofila del progetto. Qui, sotto la guida di Davide, i partecipanti imparano le tecniche per trasformare ortaggi e frutta in conserve, marmellate e altri prodotti tipici a km0. Questo laboratorio rappresenta un’importante opportunità per acquisire competenze pratiche, imparare a lavorare in team e sviluppare un senso di appartenenza e fiducia in sé stessi.

Il progetto offre benefici significativi: per le persone con disabilità, è un’occasione di riscatto e valorizzazione personale; per i giovani delle comunità educative, un percorso di crescita e formazione che può rappresentare un trampolino di lancio verso l’indipendenza lavorativa. In entrambi i casi, si tratta di un’opportunità unica di inclusione e di crescita all’interno di un contesto sociale che valorizza le capacità di ciascuno e promuove il rispetto per la diversità.

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Trasformazione di Prodotti Orticoli

Diamo il via al corso di Trasformazione di Prodotti Orticoli tipici del nostro Territorio, che si svolge presso l’ente capofila del progetto, Comunità Mulino di Suardi

Grazie a Davide, esperto agronomo che accompagnerà i ragazzi in un percorso educativo e lavorativo a partire dalle basi, dalla terra sino al prodotto finale.

I primi passi partono proprio dall’orto e i suoi prodotti, per conoscere caratteristiche, peculiarità e potenzialità di ogni pianta. Per creare un prodotto che esalti al massimo le sue caratteristiche, è fondamentale comprendere l’origine di ogni materia prima.

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