Ecocoders - Pavia

EcoCoders

Creatività e coding per un futuro sostenibile a Pavia

Dal 16 al 30 novembre 2025, l’Università di Pavia, tramite l’OSA – Office for Sustainable Actions, celebra la Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (SERR) con un ricco programma di eventi e attività diffuse su tutto il territorio. La campagna di quest’anno, intitolata “Piccoli gesti, grandi impatti”, invita cittadini e comunità accademica a riflettere su come le scelte quotidiane possano contribuire concretamente a costruire un futuro più sostenibile.

In questa cornice, il Progetto SOLE e il suo partner Babele partecipano attivamente, promuovendo EcoCoders – Creatività e Coding per un Futuro Sostenibile, un evento pensato per far incontrare innovazione digitale, educazione e sostenibilità.


EcoCoders: bambini e coding per la sostenibilità

📅 Data: 26 novembre 2025
🕔 Orario: 17:30
📍 Luogo: Aula Foscolo, Corso Strada Nuova 65, Pavia

L’iniziativa nasce dall’idea di valorizzare la creatività dei più giovani, trasformando il coding e l’immaginazione in strumenti concreti per promuovere comportamenti sostenibili.

Il programma dell’evento prevede:

  • 18:00 – Introduzione all’iniziativa: presentazione della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti e degli obiettivi di EcoCoders
  • 18:10–18:45 – Presentazione dei manufatti: bambini e bambine racconteranno i loro progetti, illustrando il processo creativo e il messaggio sostenibile alla base delle loro creazioni
  • 18:45 – Premiazione: riconoscimento dei progetti più innovativi e delle idee più originali

L’ingresso è libero e aperto a tutti: una vera occasione per tutta la comunità pavese di scoprire come l’educazione digitale e la creatività possano diventare strumenti di cambiamento positivo.

Riuso_bicicilette_cucito_pavia

Riuso e creatività: laboratori di riciclo e manualità

Il riciclo e il riutilizzo sono strumenti fondamentali per ridurre gli sprechi, valorizzare le risorse e proteggere l’ambiente. Trasformare oggetti e materiali in nuove opportunità non è solo sostenibile: è anche creativo e divertente.
Nel quadro del Progetto SOLE, il partner Babele propone due laboratori dedicati al riuso pratico e creativo, per imparare a dare nuova vita a biciclette e tessuti, acquisendo competenze concrete e certificate da Regione Lombardia.


Riuso a pedali: metti a nuovo la tua bicicletta

📅 Date: dal 20 ottobre
⏱️ Durata: 30 ore
📍 Luogo: Pavia

Il laboratorio Riuso a pedali è pensato per chi vuole scoprire le tecniche di manutenzione e riparazione della bicicletta, imparando a valorizzare modelli usati e a prolungarne la vita.

  • Il corso è tenuto da personale altamente formato, con esperienza diretta sui vari tipi di bici.
  • Materiale fornito, nessun acquisto necessario.
  • Approccio pratico e laboratoriale, per apprendere mentre si lavora sui mezzi reali.
  • Al termine del percorso viene rilasciato un attestato delle competenze riconosciuto da Regione Lombardia.

Riuso a pedali non è solo un corso di meccanica: è un’occasione per sviluppare competenze concrete, promuovere la mobilità sostenibile e contribuire attivamente alla riduzione dei rifiuti.


Trame di Riuso: crea tappeti e sciarpe dai materiali di scarto

📅 Date: dal 29 ottobre, dalle 14 alle 17
⏱️ Durata: 24 ore
📍 Luogo: SottoScala – Piazzale Salvo d’Acquisto 10/C, Pavia

Trame di Riuso è un laboratorio dedicato alla tessitura creativa: un percorso pratico e sperimentale per trasformare materiali di scarto sartoriale in tappeti, sciarpe e oggetti unici.

Il programma del corso prevede:

  • Fase 1 – L’ordito: utilizzo di filati naturali come base per i lavori
  • Fase 2 – La trama: sperimentazione con materiali di recupero e di scarto
  • Esperienza pratica guidata dal personale formatore
  • Materiale fornito, nessun acquisto necessario

Al termine del workshop viene rilasciato un attestato delle competenze da Regione Lombardia, riconoscendo la capacità di creare oggetti di design sostenibile partendo da materiali riciclati.

Questo laboratorio permette di unire creatività, manualità e attenzione all’ambiente, promuovendo un approccio consapevole al riuso e al riciclo.

Campeggio_Solidale_Pavia

Il Campeggio Sociale dell’Oltrepò Pavese

Nuovo modo di vivere accoglienza, natura e turismo sostenibile

Un campeggio che accoglie, un territorio che si racconta.
Nell’Oltrepò Pavese sta prendendo forma un luogo speciale: il Campeggio Sociale, promosso da COOP 381 nell’ambito del Progetto SOLE.
Un’area immersa nel verde, pensata per essere molto più di un semplice campeggio: un punto di incontro, formazione e inclusione, dove il turismo sostenibile diventa strumento di crescita e partecipazione.

Un campeggio che nasce per essere inclusivo

Il Campeggio Sociale è stato progettato per accogliere tutti, senza barriere.
Sarà infatti uno spazio accessibile, pensato per persone con disabilità, famiglie, viaggiatori, gruppi di giovani e tutti coloro che desiderano vivere l’Oltrepò Pavese in modo autentico e rispettoso dell’ambiente.

Ecco cosa offrirà il nuovo campeggio:

  • ✔️ Piazzole per tende e camper
  • ✔️ Accessibilità e servizi inclusivi
  • ✔️ Ciclofficina per riparazioni e manutenzione biciclette
  • ✔️ Aree relax e pic-nic con prodotti locali a km 0
  • ✔️ Attività culturali, sociali e musicali per tutti

Un luogo dove dormire sotto le stelle, gustare i sapori del territorio e scoprire la bellezza del turismo lento.

Il cuore del progetto: giovani e persone con disabilità protagonisti

Oltre ad essere uno spazio di accoglienza, il Campeggio Sociale è soprattutto un progetto educativo e lavorativo.
Sarà creato, gestito e animato da ragazzi con disabilità e giovani in situazioni di fragilità, offrendo loro:

  • nuove competenze professionali
  • opportunità di lavoro in ambito turistico
  • momenti di socializzazione
  • un ruolo attivo nella valorizzazione del territorio

Accoglienza, cura degli spazi, manutenzione, gestione delle attività: ogni elemento del campeggio diventa occasione di empowerment e autonomia.

Un progetto 100% sostenibile

Il Campeggio Sociale rappresenta un modello concreto di turismo responsabile, pensato per rispettare l’ambiente e educare alla sostenibilità.

L’area sarà infatti realizzata con:

  • 🌱 Struttura in legno ecosostenibile
  • ☀️ Pannelli fotovoltaici per produrre energia pulita
  • 🌧️ Sistemi di recupero dell’acqua piovana
  • 🟩 Gestione dei rifiuti e materiali riciclabili

La natura non è solo uno scenario, ma parte integrante dell’esperienza.

Cockatil Accademy Mixology Pavia

Cocktail Academy

Il corso di Mixology firmato APOLF 

Nel cuore del Progetto SOLE – iniziativa dedicata a formazione, inclusione e qualificazione professionale – nasce Cocktail Academy, il corso di mixology realizzato da APOLF Pavia per accompagnare i partecipanti alla scoperta dell’arte del bere miscelato e degli snack da aperitivo.
Un percorso pensato per chi desidera acquisire competenze concrete, immediatamente spendibili nel settore della ristorazione e dell’hospitality.

Un corso di 80 ore per scoprire tecniche, creatività e professionalità

l programma di Cocktail Academy si sviluppa in 80 ore di formazione, combinando teoria e pratica attraverso un approccio laboratoriale guidato da docenti esperti del settore. Ogni partecipante riceverà una dispensa dedicata e tutto il materiale necessario per svolgere le attività previste nelle lezioni, così da lavorare fin da subito come in una vera postazione professionale.

Il corso inizierà il 16 giugno

📍APOLF – Via San Giovanni Bosco 23, Pavia

Al termine del percorso verrà rilasciato un attestato di certificazione delle competenze riconosciuto da Regione Lombardia, un valore aggiunto fondamentale per chi desidera inserirsi o crescere nel mondo del bar e dell’accoglienza.

Il Corso Cocktail Academy è pensato proprio per te!

📅 Inizio: 16 giugno
🏫 Dove: APOLF Pavia – Via San Giovanni Bosco 23
📞 Info e iscrizioni: 0382 471389
📚 Materiale incluso
📝 Attestato competenze Regione Lombardia

APOLF ti aspetta: scegli di investire sul tuo futuro con una formazione pratica, attuale e riconosciuta.

Spinaci_ComeNoi_Comunitàmulino_ProgettoSole

Spinaci & Solidarietà

Dalla terra alla tavola, un raccolto che unisce

Un campo verde, mani diverse che lavorano insieme, e un raccolto che diventa dono. È questa la forza semplice ma rivoluzionaria di “Spinaci & Solidarietà”, l’iniziativa nata dall’incontro tra i ragazzi della comunità educativa Mulino di Suardi e le persone con disabilità della cooperativa Come Noi, due realtà che da anni mettono al centro il valore dell’inclusione attraverso l’agricoltura sociale.

Durante una giornata di sole, i giovani e gli adulti coinvolti nel progetto si sono ritrovati fianco a fianco per raccogliere 30 kg di spinaci biologici coltivati con cura e passione. Non solo un momento di lavoro, ma soprattutto un’occasione di condivisione, relazione e crescita reciproca. Al termine della raccolta, tutti si sono seduti attorno a un tavolo per un pranzo comunitario, celebrando con semplicità e calore il senso autentico dello stare insieme.

Il raccolto non è rimasto nei confini della comunità: tutti i 30 kg di spinaci sono stati donati a diverse realtà del territorio, tra cui la Mensa dei poveri di Canepanova a Pavia, le Suore Pianzoline di Mortara e le Caritas parrocchiali di Gambolò e Vigevano. Un gesto concreto che, oltre a contrastare lo spreco alimentare, porta avanti un messaggio potente: la solidarietà si coltiva, giorno dopo giorno, con le mani nella terra e il cuore rivolto agli altri.

Questa iniziativa rientra nel percorso più ampio del Progetto Sole e delle attività sostenute da Fondazione Cariplo, che promuove l’inclusione sociale attraverso esperienze educative e professionali legate alla terra. I ragazzi del Mulino di Suardi – molti dei quali adolescenti in situazioni di fragilità – partecipano attivamente a laboratori formativi: dalla manutenzione delle biciclette alla trasformazione dei prodotti orticoli, fino alla gestione di un grande orto di oltre 55 pertiche e due serre, guidati da educatori e maestri d’arte come Moussa e Mohamed, due giovani agricoltori originari del Mali.

Iniziative come questa dimostrano come l’agricoltura possa diventare strumento educativo, terapeutico e comunitario, capace di restituire dignità, creare legami e generare valore per tutti. Perché ogni raccolto, se condiviso, può davvero nutrire non solo i corpi, ma anche le relazioni, le storie e il futuro di una comunità intera.

Orti Sociali di Mortara Progetto Sole

Orti Sociali di Mortara

Quando la terra diventa inclusione, cura e futuro

L’Orto Sociale di Mortara non è solo uno spazio coltivato: è un luogo in cui le persone crescono, insieme alle piante.
Grazie al sostegno del Progetto SOLE e al contributo della Fondazione Cariplo, la cooperativa Come Noi ha potuto sviluppare, ampliare e valorizzare un progetto agricolo che oggi rappresenta un modello di inclusione reale, formazione e sostenibilità per l’intera comunità.

Un orto che riabilita, valorizza e crea opportunità

All’interno dell’orto sociale lavorano ragazzi e adulti con disabilità, accompagnati dagli educatori della cooperativa Come Noi e dalla collaborazione attiva di ANFFAS.
L’obiettivo è chiaro: ri-abilitare e valorizzare ogni persona attraverso un’attività concreta, manuale e con un forte impatto sul benessere fisico e mentale.

Il contatto con la terra diventa così una vera terapia:

  • riduce lo stress,
  • migliora la motricità,
  • potenzia l’autostima,
  • rafforza competenze personali e sociali.

E soprattutto insegna un mestiere, offrendo un percorso di crescita che può trasformarsi in un’opportunità lavorativa nel settore dell’agricoltura sociale.

Orti Sociali di Mortara: un seme che continuerà a crescere

L’esperienza dell’Orto Sociale di Mortara dimostra che l’agricoltura può essere uno strumento potente di trasformazione.
Grazie al Progetto SOLE e alla collaborazione tra Come NoiFamiglia OttoliniANFFAS e tutti i volontari coinvolti, è nato un luogo in cui le persone non solo coltivano la terra, ma soprattutto coltivano il proprio futuro.

Questo progetto continuerà a crescere, creando opportunità, relazioni e consapevolezza: una comunità più inclusiva e sostenibile, un raccolto che nutre sia la tavola che l’anima.

Progetto Sole_ angolo del Riuso

L’Angolo del Riuso: un nuovo spazio per la creatività sostenibile

Un luogo dove gli oggetti trovano una seconda vita, dove la sostenibilità si intreccia con la creatività e dove il valore della manualità diventa strumento di crescita e inclusione. L’Angolo del Riuso ha aperto le sue porte, nel quartiere scala di Pavia, Piazzale Salvo D’acquisto 10 inaugurando un nuovo capitolo dedicato al riuso, alla riparazione e all’arte del recupero.

Grazie all’impegno dell’Associazione Babele ODV, questo spazio nasce con l’obiettivo di accrescere la consapevolezza ambientale e diffondere i principi dell’economia circolare. Come?
Un luogo dove dare una seconda possibilità ad alcuni oggetti, dove la sostenibilità si intreccia con la creatività e dove il valore della manualità diventa strumento di crescita e inclusione.

Oltre a essere un centro di innovazione e creatività, l’Angolo del Riuso ha una forte valenza sociale. Questo spazio offrirà attività terapeutiche rivolte alle persone più fragili del territorio, promuovendo il valore della manualità e della collaborazione. Un progetto inclusivo, aperto a tutti, in cui ognuno può trovare il proprio ruolo e dare il proprio contributo.

La nascita di questo luogo rappresenta un passo importante verso un futuro più sostenibile, un futuro in cui le risorse del territorio pavese sono valorizzate e protette. Con il Progetto Sole Pavia, l’Angolo del Riuso diventa un punto di riferimento per chi desidera apprendere l’arte del recupero, condividere esperienze e contribuire a un modello di sviluppo rispettoso dell’ambiente e delle persone.

Babele è pronto ad accogliervi dal Lunedì a Giovedì, dalle 10:00 alle 17:00, il Venerdì solo in mattinata.

SOLE - POST-2

Autunno Pavese alla Locanda Mulino di Suardi

Una serata tra tradizione e comunità

Il cuore della Lomellina ha battuto forte alla Locanda Mulino di Suardi, che in occasione dell’Autunno Pavese ha accolto i visitatori per un’esperienza autentica all’insegna della cultura, della gastronomia e della convivialità.

L’atmosfera era carica di curiosità e entusiasmo: i partecipanti hanno avuto l’opportunità di scoprire la storia e il valore della Comunità e della Cooperativa, protagoniste di un progetto che unisce il rispetto per la terra alla crescita sociale. Il salone polivalente, nato dalla ristrutturazione di una vecchia stalla, ha fatto da cornice a questo racconto, simbolo concreto di come tradizione e innovazione possano convivere in perfetta armonia.

La serata è proseguita con un delizioso aperitivo nel dehors della Locanda curato dal talentuoso cuoco Valerio Bergamini insieme ai ragazzi della Comunità. Il menu, un vero e proprio viaggio tra i sapori genuini del territorio, ha proposto:

  • I Trasformati del Mulino: conserve e verdure dell’orto bio sott’olio e in agrodolce
  • Ricottine con tartare di cipolla di Breme, gelée di pepe e cicorielle selvatiche
  • Peperoni dolci corno di toro al forno, ripieni di melanzana e bietola stufate
  • Carpaccio di carciofi e sedano, con semi di carvi e pepe rosa
  • Risotto ai pistilli di zafferano, preparato con Carnaroli della Baraggia, midollo di razza Varzese e Montebore di Mongiardino
  • Bollicine e vini dell’Oltrepò Pavese, accompagnati da succhi di frutta fatti in casa

Oltre alle delizie gastronomiche, la serata ha offerto momenti di svago e divertimento: grandi e piccini hanno potuto giocare a calcio, pallacanestro e biliardino negli spazi ricreativi della cascina, oltre a scattare simpatiche foto con l’asinella e le caprette della Comunità. Inoltre, era possibile acquistare i prodotti orticoli trasformati nei Laboratori di educazione al gusto, portando così a casa un pezzo autentico di questa esperienza unica.

Con il Progetto Sole Pavia, la Locanda Mulino di Suardi si conferma un punto di riferimento per la valorizzazione del territorio pavese, promuovendo un’agricoltura sostenibile e un modello di comunità che punta all’inclusione e alla crescita condivisa.

Un’esperienza che ha lasciato il segno nei cuori di tutti i partecipanti, tra sapori autentici, tradizioni e un forte senso di appartenenza.

Alla prossima edizione dell’Autunno Pavese! 🍂

SOLE - POST-2

COCOBIO all’Autunno Pavese 2024

L’Autunno Pavese 2024 è stato teatro di un evento speciale che ha saputo unire sapori, inclusione e innovazione. Allo stand di Coldiretti Pavia, l’energia contagiosa di Juliana Moreira e Edoardo Stoppa ha animato una giornata dedicata alla sostenibilità e all’inclusione lavorativa, mettendo al centro un prodotto straordinario: la “Pastorella”, una torta creata con farina di grano San Pastore e mela pomella genovese, un dolce che rappresenta non solo l’eccellenza del territorio, ma anche i valori di solidarietà e rigenerazione.

La Pastorella: Tradizione e Innovazione in Cucina

Questa delizia è frutto del talento di Monica, conosciuta come “La Regina delle Torte”, membro della Cooperativa Sociale Colere Comunità Biofila (COCOBIO). La “Pastorella” racconta la storia di un’agricoltura che rispetta la terra e le persone, grazie al progetto Sole e al sostegno di Fondazione Cariplo, che promuove pratiche agricole sostenibili e inclusive. L’utilizzo del grano antico San Pastore e della mela pomella genovese, una varietà rara e preziosa, non è solo un omaggio alla biodiversità, ma anche un esempio di come la tradizione culinaria possa essere valorizzata attraverso l’innovazione e l’artigianato locale.


COCOBIO: Un Modello di Agricoltura Rigenerativa

Dietro il successo della giornata e di progetti come quello della Pastorella, si trova il lavoro della cooperativa COCOBIO, guidata da Juliana Moreira e sostenuta da un team appassionato, tra cui Danila Quist PaceMonica Guoli e Monica Veronese. Questa realtà è molto più di una semplice impresa agricola: COCOBIO rappresenta un modello di agricoltura rigenerativa e inclusiva che promuove la sostenibilità non solo del suolo e delle colture, ma anche della comunità stessa.

Attraverso l’inclusione di persone disabili e svantaggiate, COCOBIO punta a creare opportunità di lavoro e crescita personale in un contesto agricolo che rispetta i cicli naturali e promuove il benessere degli esseri umani, degli animali e dell’intero ecosistema. Questa visione si inserisce all’interno di un movimento più ampio che mira a rivoluzionare il modo in cui pensiamo all’agricoltura, rendendola un catalizzatore di cambiamento sociale.

Agricoltura, Comunità e Inclusione: Un Futuro Sostenibile

L’evento all’Autunno Pavese è solo un esempio del potenziale che realtà come COCOBIO possono offrire. Grazie al supporto di progetti Progetto SOLE e grazie al supporto di Fondazione Cariplo, una comunità di associazioni e cooperative unite dai valori di solidarietà e crescita sostenibile, si stanno creando nuovi modelli di inclusione lavorativa basati su pratiche agricole sostenibili e rigenerative.

COCOBIO, con il suo approccio integrato che include l’artigianato e la trasformazione alimentare, rappresenta un faro di speranza e innovazione. Attraverso la valorizzazione delle competenze delle persone svantaggiate e la rigenerazione dei terreni agricoli, questa cooperativa sta dimostrando che è possibile migliorare la qualità della vita delle persone e costruire un futuro più equo e sostenibile per tutti.

Conclusione: Un’Economia del Bene Comune

In un mondo in cui i modelli di sviluppo stanno mostrando i loro limiti, esperienze come quella di COCOBIO ci ricordano l’importanza di ripensare l’economia a partire dal bene comune, coinvolgendo tutti i membri della società in un percorso di crescita condivisa. L’agricoltura, con il suo legame profondo con la terra, può e deve essere uno strumento di rigenerazione non solo del suolo, ma anche della comunità.

L’energia e l’entusiasmo di Juliana Moreira, insieme al lavoro instancabile di Monica e del team di COCOBIO, dimostrano che il futuro dell’agricoltura passa dall’inclusione, dalla sostenibilità e dalla capacità di creare valore per le persone e per il pianeta. 🌱

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10 Percorsi Formativi attivati

Il Piccolo Chiostro della Parrocchia S.S. Salvatore è un importante centro per la conservazione del patrimonio culturale e la fruizione artistica. Al suo interno, la galleria espositiva racconta la storia della basilica e il processo di restauro intrapreso dalla Parrocchia, diventando un punto di riferimento per il territorio che rappresenta una straordinaria opportunità per unire cultura, innovazione e inclusione sociale, dimostrando come il restauro e la valorizzazione del patrimonio artistico possano essere strumenti di crescita e trasformazione per l’intera comunità.

Grazie al Progetto S.O.L.E., sostenuto dalla Fondazione Cariplo, il Piccolo Chiostro ha potuto sino ad ora attivare oltre 10 percorsi formativi, avviando così un cammino di inclusione sociale e culturale che coinvolge i partecipanti in attività concrete di restauro, unendo teoria ed esperienza pratica. Questo ha permesso a studenti e appassionati di lavorare a stretto contatto con professionisti del settore, acquisendo competenze preziose nella cura e nella conservazione dei beni culturali. L’impegno formativo del progetto non si limita solo alla parte tecnica, ma abbraccia anche un’importante missione sociale: creare uno spazio inclusivo e accessibile, in cui la cultura diventi uno strumento di crescita e integrazione. Grazie all’utilizzo di metodologie innovative e tecnologie all’avanguardia, come indagini multispettrali e analisi diagnostiche non invasive, i partecipanti ai percorsi formativi hanno la possibilità di contribuire attivamente alla conservazione di opere d’arte su vari supporti, dal tessuto al legno, fino ai materiali lapidei. Il progetto non solo arricchisce il patrimonio artistico, ma offre nuove opportunità lavorative e di sviluppo personale per chi partecipa ai tirocini.

La galleria espositiva del Piccolo Chiostro vuole essere un ponte tra passato e futuro. Attraverso tour guidati, laboratori didattici per le scuole e interattività digitale, questo spazio si propone non solo come luogo di conservazione, ma anche come un centro vivo di formazione e inclusione, aperto a tutti coloro che desiderano conoscere e preservare la ricchezza storica e culturale del territorio.